(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano di Mercoledi 2 Agosto 2017)
Una vicenda di cronaca dal lieto finale quella che viene da Sant'Agata de' Goti. Protagonisti sono Maria, Ivan (e la sua mamma) ed una borsetta smarrita. La storia: Maria Di Nuzzo è una donna americana, circa trentenne, di chiare origini italiane. Non a caso, la stessa è giunta nel Belpaese proprio per trovare parenti che ancora vivono nel piacevole borgo della provincia beneventana. In compagnia del marito – pilota di una nota compagnia aerea “stars and stripes” - e del figlioletto Jacopo, la ragazza ha prescelto di soggiornare, per la sua tre giorni sannita, presso il b&b “Ai confini del Sannio” della famiglia Russo. Ed è proprio dalla struttura recettiva che Maria e la sua famigliola escono, durante l'orario pomeridiano, per concedersi una passeggiata tra le vie del Centro antico. Carrozzina al seguito, con all'interno il baby Jacopo, la famigliola va a zonzo per il paese quando, all'improvviso, lo spiacevole inconveniente. Maria cerca la borsetta ma non la trova. Guarda sopra la carrozzina, controlla nella parte sottostante. Niente. Il prezioso oggetto è svanito nel nulla. La donna fa mente locale, tenta di ricostruire e ricorda di aver appoggiato la borsetta – ad inizio dell'uscita – sopra la cappottina. Durante la camminata, quindi, la stessa deve essere scivolata via: un bel guaio perchè all'interno vi erano passaporto, carte di credito oltre a contanti (300 dollari e 300 euro). Una vera e propria iattura con la vacanza che rischia di tramutarsi in un inseguimento alla burocrazia per ottenere duplicati e simili. Intanto, però, il primo adempimento che la donna pone in essere è quello di recarsi presso le Forze dell'Ordine per la denuncia di rito. Quando lo scoramento ha ormai preso il sopravvento – senza carte di credito la famiglia si ritrova nella grave impossibilità di poter ritirare contante – ecco un trillo del telefonino. Facebook avvisa che è in arrivo un messaggino: ad inviarlo un giovane di Sant'Agata de' Goti, Ivan Napolitano, che comunica di aver ritrovato l'oggetto smarrito. Il ragazzo - in realtà a fare il materiale rinvenimento è stata la mamma di questi, Patrizia Ferraro - controllando i documenti, è riuscito a risalire all'identità della persona e a rintracciarla tramite il noto portale. Il tutto in poche decine di minuti. I due combinano subito un appuntamento e la signora riesce a recuperare tutto il prezioso contenuto. Vacanza a lieto fine, permanenza salvata: il tutto grazie al profondo senso civico di due persone dalla esemplare onestà.
Una vicenda di cronaca dal lieto finale quella che viene da Sant'Agata de' Goti. Protagonisti sono Maria, Ivan (e la sua mamma) ed una borsetta smarrita. La storia: Maria Di Nuzzo è una donna americana, circa trentenne, di chiare origini italiane. Non a caso, la stessa è giunta nel Belpaese proprio per trovare parenti che ancora vivono nel piacevole borgo della provincia beneventana. In compagnia del marito – pilota di una nota compagnia aerea “stars and stripes” - e del figlioletto Jacopo, la ragazza ha prescelto di soggiornare, per la sua tre giorni sannita, presso il b&b “Ai confini del Sannio” della famiglia Russo. Ed è proprio dalla struttura recettiva che Maria e la sua famigliola escono, durante l'orario pomeridiano, per concedersi una passeggiata tra le vie del Centro antico. Carrozzina al seguito, con all'interno il baby Jacopo, la famigliola va a zonzo per il paese quando, all'improvviso, lo spiacevole inconveniente. Maria cerca la borsetta ma non la trova. Guarda sopra la carrozzina, controlla nella parte sottostante. Niente. Il prezioso oggetto è svanito nel nulla. La donna fa mente locale, tenta di ricostruire e ricorda di aver appoggiato la borsetta – ad inizio dell'uscita – sopra la cappottina. Durante la camminata, quindi, la stessa deve essere scivolata via: un bel guaio perchè all'interno vi erano passaporto, carte di credito oltre a contanti (300 dollari e 300 euro). Una vera e propria iattura con la vacanza che rischia di tramutarsi in un inseguimento alla burocrazia per ottenere duplicati e simili. Intanto, però, il primo adempimento che la donna pone in essere è quello di recarsi presso le Forze dell'Ordine per la denuncia di rito. Quando lo scoramento ha ormai preso il sopravvento – senza carte di credito la famiglia si ritrova nella grave impossibilità di poter ritirare contante – ecco un trillo del telefonino. Facebook avvisa che è in arrivo un messaggino: ad inviarlo un giovane di Sant'Agata de' Goti, Ivan Napolitano, che comunica di aver ritrovato l'oggetto smarrito. Il ragazzo - in realtà a fare il materiale rinvenimento è stata la mamma di questi, Patrizia Ferraro - controllando i documenti, è riuscito a risalire all'identità della persona e a rintracciarla tramite il noto portale. Il tutto in poche decine di minuti. I due combinano subito un appuntamento e la signora riesce a recuperare tutto il prezioso contenuto. Vacanza a lieto fine, permanenza salvata: il tutto grazie al profondo senso civico di due persone dalla esemplare onestà.
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