Addio ad Anacleto Lupo, grande penna sannita


Con un pizzico di ritardo rilanciamo la notizia della morte di Anacleto Lupo, spirato il 27 febbraio. Lupo, nato a San Bartolomeo in Galdo il 26 luglio 1920, è stato insigne giornalista - a capo per due decenni della redazione foggiana de' Il Corriere del Mezzogiorno' - scrittore e sceneggiatore.
Quest' ultima 'passione' la abbracciò dopo aver intessuto, nei lontani anni '70, rapporti di amicizia con Cesare Zavattini. Nelle piazze del Sud 1946-1969 fu uno dei suoi libri più noti, ma sono da rammentare anche le pubblicazioni Bibbia nel sottosuolo, Vi racconto la Puglia, Padre Pio. Ed ancora la raccolta di racconti Dal Tavoliere al Gargano ed il lavoro teatrale Notturno a Montecitorio, pregiato di vari premi della critica specializzata. La silloge L’altra riva - con la rara prefazione di Cesare Zavattini - ne palesò, poi, l’indole narrativa. Il 4 settembre 2006 fu l data del suo congedo pubblico. In quell' occasione, la Provincia di Foggia volle omaggiarlo dedicandogli una giornata di studi - che ebbe come teatro Palazzo della Dogana - nel corso della quale furono letti vari passaggi poetici dell' autore. In quel frangente, Lupo ebbe a dire '«Voi siete qui a ricordare la mia attività, la mia professione. Io sono qui a ricordarvi che sono stato un privilegiato, perché tale deve ritenersi chi ha sempre fatto il mestiere per cui è venuto al mondo». Parole di congedo dal pubblico, pregne di grande serenità ed appagamento interiore.

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