Tre giorni prima del naufragio all'Isola del Giglio della
Costa Concordia, un'altra crociera organizzata da Msc finì con un incidente in
mare. La mattina del 10 gennaio, la Msc Poesia si è incagliata contro la
barriera corallina di fronte alle coste delle Isole Bahamas. Ma non è questa
l'unica analogia con la Concordia: il comandante in seconda della Poesia,
Raffaele Iaccarino, infatti è originario di Meta di Sorrento, lo stesso paese
di Francesco Schiettino.
Quello dell'"inchino" sembra quindi
un vizio diffuso fra gli ufficiali italiani: la MSC Poesia, nave in
"servizio" tra Gran Bretagna, Stati Uniti e Caraibi, con a bordo
oltre 2.500 persone, infatti è rimasta incagliata in un punto in cui la
profondità del mare non supera i 4 metri e mezzo d'acqua, quando per le navi di
quelle dimensioni non è possibile navigare in tratti di mare con una profondità
inferiore ai 10 metri. Tutto lascia pensare che anche in questo caso la nave si
sia voluta avvicinare troppo alla costa per "porgere l'omaggio".
Il bilancio dell'incidente della MSC Poesia è stato d'altra
parte molto meno drammatico rispetto al naufragio del Giglio: per i passeggeri
l'unica conseguenza è stata la fine anticipata della crociera e molta paura
quando alle 7 di mattina del 10 gennaio sono stati svegliati dal boato causato
dalla collisione contro la barriera corallina.
RASSEGNA STAMPA - da tgcom -
Non farò mai più una "crociera" e lo sconsiglio ai più: con questi moderni "Capitani" non ci si più fidare. Pensano agl'interessi di bandiera piuttosto che riportare a casa loro i turisti.Attenti dunque...
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