Una cugina di De Magistris nello staff


La stretta congiunta del primo cittadino sarebbe approdata a Palazzo San Giacomo. Non alle dirette dipendenze dell' ex magistrato, bensì tra le fila dell' Assessorato allo Sport. Almeno questo è quello che riporta il sito dagostiniano 'Dagospia'. Ma non è solo questa nomina ad aver fatto scattare la molla dell' ira negli ambienti prossimi a piazza Municipio. Gole profonde mettono il cerchietto rosso attorno ad altri nomi di quelli che  il succitato e velenosissimo sito web definisce come raccomandati di ferro. Ecco, quindi, quale sarebbe la fitta ragnatela di incroci.Il marito dell’assessore alla Cultura Antonella di Nocera, Stefano d’Ambrosio, sarebbe capo staff del’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo; Dario Montefusco, figlio di Giuliana Visciola, direttore centrale del Comune, sarebbe assorto a staffista presso l’assessorato al Patrimonio diretto da Bernardino Tuccillo, uomo - quest' ultimo - in prima fila nella lotta ai privilegi ai partiti nell’ assegnazione degli immobili comunali. Tutti gli staffisti - rammentiamolo - salgono a Palazzo San Giacomo - come i 'colleghi' operanti in tutta Italia - per chiamata diretta. Torniamo alla cugina del sindaco. Risponderebbe al nome di Lucia Russo e si sarebbe laureata all' Università Parthenope in Scienze Motorie ( la cui sede centrale è a 200 metri da Palazzo San Giacomo). La   ragazza dovrebbe, appunto, collaborare per 20.000 euro all’anno con l’assessore allo Sport Pina Tommasielli. Che questa non sia una semplice indiscrezione risultererebbe, inoltre,  da un post su facebook postato dallo stesso neo sindaco.
LA 'DIFESA' DI DE MAGISTRIS
''Il Comune di Napoli presenta, tra uffici propri e società partecipate, circa 21mila dipendenti. Se la statistica è ancora considerata una scienza in questo paese, mi sembra altamente probabile che una mia cugina possa lavorare come staffista presso una struttura del Comune. Per altro -ed è l’aspetto più importante- con un curriculum assolutamente appropriato al… ruolo che ricopre. Mia cugina lavora – e non su mia indicazione- all’assessorato allo Sport ed è laureata in Scienze motorie con specialistica in comunicazione, marketing e gestione impiantistica sportiva, laurea conseguita presso l’Università degli studi di Napoli Parthenope. Inoltre ha collaborato con il Coni per progetti sportivi all’interno delle scuole primarie (mi riferisco a “Gioco Sport”). Tra lei e l’assessore Tomasielli, poi, è nato un rapporto di fiducia e collaborazione anche durante la campagna elettorale, quando mi hanno sostenuto organizzando insieme, come volontarie, diverse iniziative. Stefano D’Ambrosio, invece, è un dipendente in aspettativa contrattualizzato come staffista dell’Assessorato al bilancio, il che genera un risparmio all’amministrazione che sostiene solo gli oneri legati alla differente remunerazione dei ruoli. Soprattutto è un collaboratore fiduciario dell’assessore Realfonzo fin dal 2009, quindi il suo incarico attuale non dipende in alcun modo dall’incarico ricevuto dalla moglie, l’Assessore alla Cultura Di Nocera, solo cinque mesi fa. Una collaborazione di cui lo stesso assessore Realfonzo parla nel suo libro “Robin Hood a Palazzo San Giacomo”, dove è ricostruito anche l’alto profilo tecnico di D’Ambrosio. Stesso discorso per Dario Montefusco dell’Assessorato al patrimonio di Bernardino Tuccillo: egli lavora da tempo con Tuccillo avendo un curriculum appropriato al suo incarico (laurea e master in materie giuridiche). Questa amministrazione, che ha fatto della legalità e della trasparenza i fondamenti del suo operato esterno ed interno, non può consentire il gossip e soprattutto il gossip inconsistente e infodato. Inoltre mi chiedo: ma i parenti di quanti rivestono un ruolo di amministratore devono automaticamente espatriare per poter lavorare? Credo nel merito, nella formazione, nella passione come criteri di selezione professionale e a questi criteri mi sono sempre rifatto. Il resto? E’ chiacchiericcio fangoso che lascio al sito Dagospia di Luigi Bisignani…»

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