Limatola, il degrado della Chiesa dell' Annunziata



Luigia Di Lorenzo -  La chiesa dell’Annunziata, situata nella frazione Ave Gratia Plena di Limatola, è una delle chiese più antiche del paese, databile intorno ai primissimi anni del XVI secolo. Ad essa la comunità è particolarmente legata poiché costruita con il concorso della Congrega di Carità e, soprattutto, grazie alle elemosine della popolazione stessa. L’edificio religioso sorge annesso ai locali dell’ex ospizio, intercomunicanti con l’interno della chiesa per mezzo di un corridoio e ampie finestre munite di grata, dalle quali i ricoverati potevano assistere alle funzioni senza scendere tra la gente. I numerosi elementi decorativi, di grande pregio, presenti al suo interno, contribuiscono ad aumentarne il valore artistico. Basta menzionare l’imponente altare  maggiore creato delle migliori maestranze napoletane del XVIII secolo, la torre campanaria di epoca barocca, le fini decorazioni a stucchi della cupola o del portale in pietra che si rifanno a un repertorio di ascendenza longobarda. Nelle pareti verticali della navata principale, occultati dalla volta realizzata nell’Ottocento, sono visibili tracce di affreschi tardo barocchi. Si segnalano anche due lapidi tombali nella Cappella del Cuore di Gesù, ricca di stucchi, una acquasantiera barocca e delle sculture rinascimentali. Sull’altare si trovava un prestigiosissimo polittico raffigurante l’Annunziata col Bambino seduta su di un trono, con ai lati san Giovanni Battista e la Maddalena. Quest’opera fu commissionata dalla famiglia Gambacorta nel 1527 ad uno dei più grandi artisti del secolo, il pittore marchigiano Francesco da Tolentino. Da diversi anni il polittico si presenta privo della sua originaria cornice asportata, in seguito ad un furto, insieme alla predella sottostante dipinta con scene della vita di Gesù. Tuttavia, l’opera, per motivi di sicurezza,  è conservata da circa un anno nella chiesa di San Nicolò nel castello di Limatola. Ebbene, oggi, la chiesa dell’Annunziata, il cui valore storico-artistico è stato documentato da personale esperto della Soprintendenza dei Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici di Caserta, versa in condizioni gravissime, mettendo a rischio anche l’incolumità dei fedeli radunati per celebrare la vita sacramentale. Le abbondanti infiltrazioni d’acqua hanno compromesso gli autorevoli stucchi, la navata sinistra è totalmente devastata dall’acqua piovana, tanto da doverla raccogliere in catini per evitare veri e propri allagamenti. Questa drammatica situazione è dovuta al cedimento di una parte del tetto costruito con travi di legno. La muffa ha invaso gran parte delle pareti, conferendogli oltre ad un cattivo odore, un colorito verdastro. Le critiche condizioni della struttura sono sotto gli occhi di tutti, ma in modo particolare sono sotto gli occhi del suo parroco don Amedeo Damiano, che ha voluto accendere i riflettori su questa triste realtà, cercando di smuovere le coscienze non soltanto delle autorità competenti, ma anche dell’intera comunità. L’intento di don Amedeo è quello di intervenire nell’immediato, iniziare al più presto un’opera di restauro prima che le condizioni della struttura peggiorino ulteriormente e in modo insanabile. Per questo, egli intende coinvolgere la Curia, per quanto è nelle sue possibilità, l’Amministrazione Comunale di Limatola e tutta la comunità parrocchiale. Bisogna ridare alla chiesa dell’Annunziata la sua dignità, il suo antico splendore, l’impresa è certamente onerosa, ma assolutamente necessaria. Il grido di aiuto e l’invito alla generosità da parte di don Amedeo non può e non deve restare inascoltato, sia per l’immenso valore storico-artistico della struttura, sia per l’ancor più grande valore affettivo che lega l’intera comunità parrocchiale alla chiesa della SS. Annunziata. 

Commenti

  1. cambiate la foto......questa è la chiesa di san Biagio

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