Guardia Sanframondi: le origini del nome


Sembra sia tornato di attualità il  dibattuto dilemma dell’origine del nome di Guardia Sanframondi. A seguito di un articolo apparso sul Sanno Quotidiano del 4 agosto 2011 che dava la notizia di un incontro ufficiale avvenuto in Normandia per celebrare la scoperta  di un antico legame “tra una sconosciuta terra della provincia di Benevento Guardia Sanframondi” ed il più famoso paesino della Normandia, di circa 700 anime, che risponde al nome di Saint-Fromond, si è tenuto sul Comune di Guardia Sanframondi  un incontro tra lo “scopritore” prof. Pacifico Cofrancesco e alcuni nostri concittadini, convocati dal Sindaco, per la costituzione di una commissione di studi sull’ argomento. 
Tra i presenti c’era anche il prof. Vincenzo Di Crosta che già nel 1997, con i suoi alunni della V C aveva avviato una analoga ricerca per verificare se ci fosse un legame tra i due paesi. Sull’argomento abbiamo già parlato, con dovizia di particolari, in un nostro articolo apparso sul Sannio Quotidiano dell’8 agosto 2011. Il prof. Di Crosta, da noi nuovamente interpellato, ha affermato che non ritenne opportuno proseguire nelle ricerche perché il legame tra i due Comuni non era parso tanto certo, da giustificare uno studio più approfondito, magari con aggravi di spese  per le casse comunali. Sicuramente, nel non tanto lontano 1997, un qualche gruppo di studiosi, prima di abdicare  ad una probabile scoperta così rivoluzionaria, avrà valutato  bene la questione e forse  saranno state rilette  le pubblicazioni di storici e non. Le opere di insigni studiosi quali: Abele De Blasio, Adolfo De Bladio Mons. A.M. Iannacchino, Fioravante Sanzari, Raffaele Marrocco, Erasmo Gattola, De Lellis, Cielo, ed altri saranno state rispolverate per arrivare alla conclusione  di non proseguire nelle ricerche. Il popolo guardiese, brillante, aperto alle  innovazioni e soprattutto intelligente ha accolto con qualche perplessità la notizia di un collegamento diretto  tra l’oscuro paese sannita ed una famiglia di Saint-Fromondo. Ha riflettuto tanto sulla scoperta della pietra incisa e posta “sulla facciata dell’abbazia romanico-normanna di Saint-Fromond” e si è pure ricordato che queste cose già le aveva sentite. Il Guardiese che è stato abituato a non dare niente per scontato ha plaudito alla iniziativa però, da bravo “cocciolone”, ci vuol vedere chiaro. Se si dovranno confutare gli studi di tanti storici del passato, lo si deve fare seriamente e dico anche serenamente e non partire subito  goliardicamente con feste, concerti, brindisi con lo champagne,  offerto dai cittadini di Saint-Fromondo a chi, ha rappresentato (a che titolo?) le nostre istituzioni. Ebbene, a questo punto, un piccolo escursus storico sull’argomento credo sia doveroso. Abele De Blasio, nelle “Notizie storiche di Guardia Sanframondi”, scrive: “Tra i tanti vichi, di epoca remota, troviamo un Vico Fremondo o Vico S-Framondo corrispondente alla Guardia Sanframondi di oggi” ed in nota aggiunge: “Questa circostanza rilevasi nitida da un documento riportata dal Gattola (Historia Cassinensis,Venezia MDCCXXXIV”. Nelle more che il documento è del gennaio 856 si dovrebbe evincere che  il paese era preesistente alla venuta dei Sanframondo. Raffaele Marrocco nella pubblicazione  “Il Matese” al capitolo II  (pagg. 25-66) allorquando descrive Guardia Sanframondi dice: “ Guardia Sanframondi ( m 428), incastonato in una grande massa di verde. Possiede belli edifici sparsi nei pressi dell’antico Castello. In quanto alle sue origini vi è una versione che lo vuole ad opera dei feudatari, i Conti di Sanframondi, ma al tempo della loro iniziale dominazione, il paese già esisteva, giacchè di esso abbiamo notizie fin dall’anno 841 col nome di Vico Fremondo, come si rileva dal Gattola nella sua storia dell’Abbazia di Montecassino, alla quale  Abbazia, in tale anno, un Maione, figlio di Teosperto, nobile di Telese, abitante appunto in Vico Fremondo, donò tutti i suoi beni compresi nel territorio: I Conti di Sanframondi, quindi furono essi a prendere il nome dal paese………………….” Adolfo De Blasio ne IL NOSTRO PAESE ( PAG. 108-109) afferma che Re Ruggero II, assegnò le terre ( tra cui Guardia) già appartenente a Rainolfo conte di Avellino a “Raone che da Guardia tolse il casato e primo ad usarne fu suo figlio, come  si rileva dal già citato privilegio di donazione fatta dal detto Guglielmo all’Abate Roberto, priore di S.M. della Grotta in agro di Vitulano, in data febbraio indizione XIV, anno 1151 : Ego Guillelmus Santo Fraimundo, filius quondam Raonis, qui de Sancto Fraimundo fui cognominatus…….. Da ciò si deduce che Raone non aveva cognome, e che se egli e il figlio presero il cognome di San Framondo si deve alla  grande importanza di Guardia di fronte a tutti i paesi del loro feudo. Né l’importanza di Guardia viene a diminuire nel caso- anche probabile – che sia stata la famiglia di Raone a darle il suo cognome; perché Guardia era già Municipio all’arrivo dei Sanframondo”- Si potrebbero citare anche tanti altri illustri storici e ricercatori, che tanto hanno scritto sull’argomento, però per dovere di sintesi e necessario fermarsi, ed invitare le istituzioni presenti sul territorio, a riunire attorno ad un tavolo altri storici e ricercatori, oltre quelli già presenti alla riunione del 23.09.2011, per ulteriori confronti ed approfondimenti. Prima di dare il “placet” a pubblicazioni che potrebbero falsare la storia. Prima di spendere soldi per eventuali “gemellaggi” che potrebbero solo appagare qualche desiderio di protagonismo. Il prof. Pacifico Cofrancesco sostiene che il collegamento tra  Sanframondo e Saint-Fromond è “provato in modo chiaro e inequivocabile” dal  ritrovamento di una pietra  che si trova sulla facciata dell’abbazia di Saint Fromond, che porta incisa una croce di S. Andrea stemma della famiglia Sanframondo. G. B. di Crollalanza, nel suo Dizionario storico – blasonico, dice che lo stemma dei S. Framondo era una croce di S. Andrea in oro, in campo azzurro; ma sulla faccia di un architrave di pietra calcarea, giacente tra i ruderi del castello di Guardia, abbiamo notato uno scudo, diviso in due bande: nell’una è scolpito un dragone, già simbolo terminale di poppa e prua delle antiche navi dei Normanni; nell’altra una croe di S. Andrea. Le altre famiglie francesi, della,Normandia e della Bretagna, alle quali abbiamo accennato nella la Parte (141), cioè: Fremond de la Merveillère (Poitou); Frémont (Normandie);Frémont d’Auneuil M.is de Charleval (Normandie. – Ile de France) ; Frémont de Bouffay (Bretagna); Frémont de Rozay, hanno stemmi differenti da quello della famiglia S. Framondo e il loro casato manca del prefisso “San”. Non possono quindi confondersi con i San Framondo, signori di Guardia, sebbene questi fossero stati di certa origine normanna.

FONTE: Pasquale Di Stadio Il Sannio Quotidiano

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