Fiume Calore: dove deve correre l' acqua?

Fiume Bisignano, Genova
Fiume Calore, Benevento
Tragedie come quella ligure dovrebbero richiamare amministratori e non a condotte future maggiormente  coscienziose. Di Genova e dei suoi morti si è detto e 'stradetto'. I processi mediatici sono iniziati mentre la pioggia ancora cadeva, nella annosa e rabbiosa ricerca di un colpevole. Le pagine dei  giornali, i talk show  hanno avuto un andamento monocorde: l' alluvione nel capoluogo ligure, i morti, le cause. Se ne discute, se ne discuterà, si approderà a qualche conclusione. Ma, spentasi la eco della vicenda ed i relativi sentimenti di collettiva suggestione, si ripartirà con i vecchi vizi. Nessun insegnamento rimarrà a futura memoria. Già in un precedente post accennammo alla triste sequela di tragedie - connesse alla cattiva gestione del territorio - che avevano caratterizzato l' Italia degli ultimi quindici anni. Sarno, Giampilieri, l' alluvione in Veneto, Cervinara. Storie fotocopia ove il principale comune denominatore è rappresentato dall' incautezza dell' uomo e dalla sua sfrontata e costante sfida portata alla natura. Edilizia selvaggia, concessioni rilasciate strizzando l' occhio all' amico dell' amico di turno. Ed ancora, l' incuria in cui versano torrenti e fiumi - divenuti novelle discariche o, addirittura, terreno edificabile. L' Italia non impara, non vuole imparare. E così si rinnovano negli anni disastri che troppo presto verranno dimenticati. Dopo Genova vi sarà un' altra Genova. Auspichiamo che il Sannio non debba mai 'conquistare' la ribalta dei tg per cronache poco felici. Tuttavia, è palese come anche alle nostre latitudini non si stia operando pienamente nel senso della prevenzione. Prendete questa foto (quella a destra) che ritrae il fiume Calore nel suo tratto beneventano. Si è consentito che nell' originario letto del fiume la vegetazione conquistasse, metro dopo metro, la quasi totalità dello spazio disponibile. Uno spazio che dovrebbe essere assolutamente sgombro e privo di qualsivoglia ostacolo per favorire il deflusso di una potenziale piena si sta, invece, inesorabilmente chiudendo. Un eventuale aumento della mole d'acqua - ci chiediamo - dove dovrebbe sfogare la sua furia se, lungo il suo naturale cammino, incontra ostacoli quasi insormontabili? La manutenzione e la assoluta pulizia dei corsi d'acqua sono un' arma imprescindibile nell' ottica della prevenzione di disastri quali quelli genovesi. Il fiume Bisagno, il killer di Genova, versava anch' esso in una situazione (come da foto) di assoluta trascurataggine. Che i sei morti del capoluogo ligure ridestino - almeno questo - le coscienze dei locali amministratori.

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