Bare tra i rifiuti:non v'è pace a Sant'Arcangelo Trimonte

Lumini, portafiori, bare e casse di zinco. E' quanto è stato rinvenuto dal Corpo Forestale dello Stato a Sant'Arcangelo Trimonte in una discarica abusiva, sita alle spalle del locale cimitero. Nascosta dai rami di alcuni alberi, in un versante della collina su cui sorge il luogo destinato al riposo eterno, si era creata una vera e propria discarica di materiale cimiteriale. Tra i pezzi di legno delle bare anche fiori appassiti, resti della celebrazione dei defunti all'inizio del mese di novembre. Insieme ai lumini consumati ed i fiori ormai secchi, qualcuno avrà pensato di eliminare lì anche si gli ultimi resti della vita mortale di qualche defunto. Se Totò in una celebre poesia declamava che “la morte è 'na livella”, a Sant'Arcangelo Trimonte, viene da dire, la morte è una discarica. Perchè non basta dover vivere con i disagi di un mega sversatoio, ormai quasi saturo, che nei caldi giorni estivi ha fatto molto penare gli abitanti del loco. Ora si aggiunge anche il rischio, o meglio la paura, di finire con il recitare la parte dei protagonisti, dopo morti, di una discarica: cioè i rifiuti. Con buona pace di chi in quelle bare di legno voleva assaporare l'eterno riposo. L'area è stata sottoposta negli scorsi giorni a sequestro penale a disposizione dell'autorità giudiziaria e la zona delimitata da strisce bianche e rosse. Perchè oltre all'oltraggio che nega la pietà cristiana, quelli cimiteriali sono rifiuti che vanno trattati in modo adeguato. Di sicuro non gettati in aperta campagna. La legge in merito è molto chiara ed un eventuale deposito temporaneo di rifiuti da esumazione ed estumulazione è consentito solo “in apposita area confinata individuata dal comune all'interno del cimitero.” Con le vecchie discariche gestite in passato dalla Fibe, la discarica regionale di contrada Nocecchia e ora la “discarica abusiva delle bare” siamo a quota 3 siti sotto sequestro nel territorio di Sant'Arcangelo Trimonte. 

da NTR24

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