Amato,pensione da 31.000 euro,chiede sacrifici agli italiani


Mare di polemiche - sdegnate e rabbiose - in seguito ad una recente uscita dell' ex premier Giuliano Amato. Il giurista di Torino è tornato a chiedere agli italiani sacrifici per superare la criticità della situazione attuale. In altri termini, tagli e dintorni. Vaglielo a dire, però, a chi non arriva neppure alla terza settimana del mese. E a chi i buchi della fatidica cinta - che si invita sempre a tirare -  li ha finiti, ormai, da un pezzo. Si conferma, ma non ve ne era affatto voglia e bisogno, la assoluta distanza tra politica e paese reale. Due realtà totalmente non comunicanti, ove la prima non ha assolutamente percezione della concretezza dei problemi della seconda. E, quindi, ci si deve subire facce incravattate che, con volto costernato, preoccupato e (finto) partecipe invitano a sacrifici ed ancora sacrifici. Oggi sarà la volta di Amato, domani quella di Bersani o, ancora, del Cavaliere. Non è una questione di colori. Quella di metter mano nella tasca del povero cristo è un trend bipartisan. Ma torniamo al Giuliano ex premier. Anzi, veniamo alle sue tasche. Il signor Amato percepisce una pensione d’oro (31mila euro al mese). In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha ribadito di volere la patrimoniale per le famiglie, non mancando di chiedere ai lavoratori che “lavorino di più”. Urge, cioè, “uno sforzo per la ricchezza di tutti”. Amato, ricordiamo, fu artefice del taglio alle pensioni avutosi con la riforma del ’92. Tuttavia, la sua doppia pensione d’oro ( 9mila euro da parlamentare, 22mila dall’Inpdap: totale, appunto, 31mila euro) non è stata nè riformata, nè tagliata. Un uomo che percepisce una pensione di mille euro al giorno, quindi, invita chi quella somma la piglia in un mese a fare sacrifici. Perchè non taglia la sua, di pensione, del 50%? Forse che, con 15.000 euro, si rischia di patire la fame? 

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